Azienda

IL MAGO DEI COMIGNOLI

Arriva lo spazzacamino; dal biroccio al furgone. Esiste ancora lo spazzacamino? Pare proprio di si! E se vogliamo sceglierne uno tra i tanti ( sembra che il numero superi la richiesta) il suo nome è Sandro Endrizzi. Al passo con i tempi risponde alle chiamate dal cellulare lavorando in proprio munito di furgone. Riservato e misterioso, come i suoi predecessori, ma deciso e preparato, si definisce figlio d’arte. Infatti, papà, zio e nonno facevano lo stesso mestiere. Di quell’omino sporco di fuliggine che nelle filastrocche e nelle canzoni scendeva giù dal camino è rimasto ben poco. Oggi al ragno di ferro preferisce quello di plastica e quando occorre ispezione la canna fumaria con una videocamera. Tutt’altra storia quella del padre Lino che nel 1942 tirava il carretto insieme al papà e allo zio. "Venivamo dal Trentino - racconta - e la povertà di una terra come la Val di Non era il motivo della professione. Scendevamo in inverno con le corde, la raspetta e il ragno e attraversavamo le campagne. Il nostro guadagno era una manciata di farina gialla e la fuliggine che raccoglievamo dai camini e poi vendevamo ai contadini come concimi a 18 lire al quintale. Alla notte si dormiva nelle stalle. Il sacrificio pi grande era non vedere la mamma per tanti mesi. >In fin dei conti avevo solo dodici anni!"
Fonte: Corriere della Sera